In questa sottounità daremo un'occhiata al dilemma prigioniero che forse è la prima idea modello per studiare la cooperazione nelle scienze sociali e nella scienza politica, tra gli altri. Il dilemma del prigioniero è basato su una metafora. Questa la storia Alice e Bob hanno collaborato per la commissione di un reato vengono catturati e chiusi in prigione gli viene impedito di parlarsi così che non ci sia la possibilità di comunicare e la polizia offre un patto di testimoniare l'uno contro l'altro. La polizia non ha abbastanza prove per convincerli, vogliono convincerli affinché almeno uno testimoni contro l'altro. Ecco il patto: se nessuno di loro testimonia la pena viene ridotta e ognuno rimane cinque anni in prigione Comunque se Alice decide di rimanere in silenzio ma Bob decide di testimoniare contro di lei, Alice rimmarrà in prigione per tutta la vita e Bob verrà scarcrato. Lo stesso vale per Bob se rimane in silenzio ma Alice parla rimarrà in prigione a vita e Alice ritornerà in libertà. Se entrambi testimoniano rimarranno dieci anni in prigione. Stesso patto senza la possibilità di comunicare, devono decidere cosa fare quindi dovrebbero stare in silenzio o giustificare. cosa fareste se foste in Alex. Vediamo cosa potrebbe pensare Alice Immaginiamo che Bob rimanga in silenzio se lei rimane in silenzio, rimane in prigione per cinque anni e se lei testimonia, ritona in libertà, quindi dovreste chiaramente testimoniare. Ora immaginate che Bob testimoni allora nel caso che Alice rimanga in silenzio rimane in prigione a vita. Se testimonia, rimane 10 anni, che è pur sempre meglio di una vita in prigione. Quindi lei dovrebbe testimoniare. Il solo problema è che Bon la pensa allo stesso modo e conclude che in ogni caso lui dovrebbe testimoniare entrambi decidono di testimoniare e entrambi rimangono in prigione dieci anni dive dovrebbero avere solo cinque anni in prigione se solo avessero cooperato l'uno con l'altro e fossero rimasti in silenzio. La domanda è cosa potrebbe convincerli a stare in silenzio? Il dilemma del prigioniero è stato inventato dai matematici Flood e Dresher negli anni '50 nel mezzo della guerra fredda tra USA e Unione Sovietica è stata usata come metafora per la cooperazione nel mondo reale nella corsa agli armamenti, guerre, riscaldamento globale e altri fenomeni. É anche uno dei più famosi e influenti modelli idee nelle scienze sociali se siete degli scienziati sociali, immagino che ne abbiate sentito parlare Possiamo valutarne la fama e l'influenza guardando alla pagina su Google Scholar al dilemma del prigioniero corrispondono 34 mila risultati. Le versioni discusse da Garrett Hardin sono state come noto chiamate la tragedia del comune. La tragedia è sempre nel miglior interesse di un individuo a cooperare ma se tutti non cooperano allora ognuno otterrebbe un risultato peggiore nelle parole dello scienziato politico Robert Axelrdo, perseguire il prorio interesse porta ad un esito povero per tutti. Robert Axelrod insegna Scienza Politica all'Università del Michigun ed ha studiato il dilemma del prigioniero e alcune sue varienti per oltre trent'anni. Ha scritto due libri a riguardo molto influenti uno intitolato Evolution of Cooperation e l'altro Complexity of Cooperation. Seguendo l'ipotesi principale di Axelrod per apprendere le effettive strategie bisgnova indagare se la cooperazione dovesse essere promossa nella politica internazionale, soprattutto tra Est e Ovest durante la guerra fredda. E la sua domanda di ricerca principale è sotto quali circostanze emergerà la cooperazione in un mondo di egoisti senza un'autorità centrale. Questa rimane va da sè, una questione ancora rilevante anche oggi. Quando uno scienziato studia il dilemma del prigioniero di solito parlano in termini di gioco tra due giocatori come nel caso di Bob e Alice, e Bob e Alice decidono se cooperare che corrisponderebbe nella nostra storia se rimanere in silezio, quindi cooperano o defezionano, ovvero testimoniano l'uno contro l'altro ricevono, così, un payoff il payoff è dato dalla matrice dei payoff ora partendo dalla nostra storia del prigioniero consideriamo che pià alto è l'esito nella matrice se Alice e Bob cooperano Alice qui in rosso guadagna 3 punti e Bb guadagna 3 punti se Alice coopera e Bob no Alice va a e Bob ottiene 5. Se Alice defeziona cooperando all'opposto, accade che Alice ottiene 5 e Bob 0 e ognuno ottiene 1 punto se entrambi defezionano quindi questi numeri non sono gli stessi nella nostra storia del dilemma del prigioniero ma l'idea è la stessa Alice può aver ragione che se Bob coopera la cosa migliore per lei è defezionare e se Bob defeziona la cosa migliore per lei per fare questa defezione quindi in entrambi i casi Alice deciderà se defezionare di nuovo il fine è di ottenere quanti più punti possibile senza riguardo di cosa l'altro giocatore ottiene quindi queso non è un gioco competitivo, riguarda gli individui che tentano di massimizzare il prorpio payoff su ogni turno, se il giocare coopera e non c'è una communicazione tra di loro prima. La domanda di Axelrdo era questa: immaginimao che il gioco è ripetuto che i giocatori giocano per più turni ricardate forse cosa l'altro giocatore ha fatto nel precedente turno com'è possibile che la cooperazione reciproca può essere portata allo studio della questione in sé Axelrdo ha diviso in due turni nei quali ha invitato scienzati politici ben conosciuti e altri scienziati sociali, matematici, teorici dei giochi a sottomettere strategie per giocare l'uno contro l'altro strategie giocate in giochi ripetuti l'uno contro l'altro in un round-robin che è ogni individuo gioca contro ogni altro individuo e gioca alcuni giochi contro l'altro individuo alcune persona hanno indicato startegie molto complicate che hanno creato complessi modelli statistici contro l'altro opponente e un pochino di procedimenti di calcolo. Queste strategie erano tutte date come programmi computerizzate e è venuto fuori che il vincitore in entrambi i turni aveva la strategia più semplice conosciuta come tit-for-tat, messa dal matematico Anatole Rapoport il tit-for-tat parte dalla cooperazione e poi in ogni successivo giro, fa solo quello che l'altro giocatore fa nel giro precedente quindi se l'altro giocatore coopera nel giro precedente per il tit-for-tat coopera, se l'altro giocatore defeziona nel giro precedente ti-fot-tat defeziona abbina cooperzione a cooperazione e punisce la defezione con la defezione in maniera incefedibilmente semplice ma diventa vincitore. La libreria dei modelli di NetLogo ha una serie di modelli del dilemma del prigioniero, daremo un'occhiata a due di loro ma prima vi farà fare un quiz per avere la certezza che abbiate compreso cosa fatto sull'argomento